Movimento di Democrazia liberale

Tipologia Livello
Data cronica
1957-1963

Tipologia

Serie

Contenuto

Nel 1957 Orsello e altri fondarono la "rivista di iniziativa politica" «Democrazia liberale» che esprimeva le posizione della sinistra interna al Partito liberale, inizialmente fedele alla linea centrista di Malagodi. Dopo la mancata riconferma di Orsello alla carica di vicesegretario nazionale (dicembre 1958) la rivista si orientò sempre più verso una visione di allargamento dell'area democratica ai socialisti come antidoto a un nuovo frontismo delle sinistre ed entra in collisione aperta con la linea del partito.
La documentazione conservata permette di seguire questa presa di distanza, soprattutto in occasione dei fondamentali consigli nazionali del PLI di febbraio 1960 (sfiducia di Malagodi al governo Segni) e febbraio 1961 (opposizione alla prima giunta di centrosinistra al Comune di Milano). La linea del gruppo si delineò al convegno "Prospettive di una politica liberale democratica in Italia" (Roma, 8-9 luglio 1961) del quale si conservano resoconti di diverse agenzie di stampa e della stessa agenzia di informazioni del movimento «DL» (presenti anche quattro fotografie dell'intervento di Orsello). Nel 1961 il gruppo si strutturò come corrente di sinistra interna al PLI e all'inizio del 1962, in vista del IX congresso del PLI, fu steso il preambolo politico allo statuto del nuovo movimento. Gli esponenti di spicco erano il presidente Giuseppe Perrone Capano, avvocato e allora membro in scadenza del Consiglio superiore della magistratura, il siciliano Domenico La Cavera (si veda il fascicolo sul suo scontro con Malagodi), il milanese Paolo Ungari e il giornalista romano Franco Chiarenza.
Non avendo ottenuto sufficienti garanzie per uno svolgimento rispettoso delle minoranze, Democrazia liberale non partecipò al congresso del PLI di inizio aprile 1962 e dopo la sua conclusione, che ribadì la netta contrarietà alla formazione di governi di centrosinistra, i suoi uomini si dimisero dal partito.
Ai primi di  maggio 1962 il gruppo dirigente chiuse un accordo con il Partito repubblicano per la presenza di esponenti del movimento nelle liste dell'Edera alle elezioni amministrative di Roma del successivo 10 giugno.
Nel 1963 la rivista cessò le pubblicazioni. Democrazia liberale si spese per l'unificazione socialista e affinché La Malfa potesse partecipare a questo processo in una ottica "mitterrandiana" e di alternativa laica alla DC. Alcuni suoi dirigenti, come Ungari, entrarono nel PRI, mentre Orsello, Perrone Capano e altri seguirono la via dell'accordo con il PSDI e nell'aprile 1966 entrarono in quel partito alla vigilia dell'unificazione con il PSI.
La documentazione conservata si concentra sul periodo 1961-1962 della crisi liberale. Di rilievo la raccolta (non completa) della rivista.

Consistenza rilevata

Tipologia
fascicolo/i
Quantità
8

Reference code

IT-RM1241.ORSELLO.0003

Ente

Persona

Bibliografia/Fonte