Partito liberale italiano. Direzione provinciale di Caserta - Terra di Lavoro

Tipologia Fondo
Data cronica
1949 - 1997
[VUOTO]

Tipologia

Fondo

Contenuto

Nel fondo Partito liberale italiano. Direzione provinciale PLI Caserta - Terra di lavoro si ritrovano quasi cinquant'anni di storia politica della provincia casertana, letta attraverso le azioni, le scelte e la visione del Partito liberale italiano. Attraverso i documenti che compongono il fondo è possibile approfondire non solo le vicende politiche di esponenti di spicco della politica locale o la partecipazione di figure liberali di rilievo alle questioni territoriali, ma anche guardare alla trasformazione di questa provincia italiana attraverso indicatori importanti quali la partecipazione alla vita politica ed istituzionale, la vitalità economico - produttiva e lo sviluppo.

La lettura dei fenomeni ed il loro tentato governo da parte della politica non è ad appannaggio esclusivo delle grandi strutture partito nazionali, ma anzi, sino dai più piccoli spaccati di realtà di aggregazione e partecipazione è possibile constatare la comprensione, l'approfondimento e, se possibile, la risoluzione delle sfide che i territori pongono alla politica. Questo fondo, con ambizioni ben più moderate rispetto alla comprensione delle grandi complessità che tanti archivi di partiti e movimenti pongono, mette il potenziale ricercatore dinanzi questa sfida: guardare la realtà locale per capire come e se si fa interprete della storia più alta, incontrandola e riportandola all'interno dei suoi riti, delle sue quotidianità.

La cosiddetta provincia Terra di lavoro (dal latino Terra Laboris), soppressa dal fascismo nel 1927 e riallocata nei territori limitrofi a Caserta nella giurisdizione della provincia di Napoli, venne ricostituita nel 1945 anche se ridimensionata rispetto ai passati confini. Questo fondo racconta le vicende politiche di 2.639 km² di provincia italiana, composta da 104 comuni.

Il fondo, seppur sicuramente di forte interesse per la storia politica locale, risulta lacunoso in diverse parti. Si deve forzatamente segnalare la sostanziale assenza di documentazione afferente agli anni Ottanta e la limitata presenza di carte degli anni Settanta del Novecento, sia per quanto riguarda l'attività interna al partito, sia per quella di mobilitazione e attivismo politico. Alle carte proprie della Direzione provinciale si sommano quelle della Sezione cittadina "Marco Antonio Fusco" di Caserta e del Segretario provinciale del PLI di Caserta Francesco Compasso, figura cardine del PLI in questa provincia.

Dall'analisi delle carte risultano evidenti le relazioni, l'attivismo politico e le ritualità degli organismi dirigenti, da quelli sezionali a quelli nazionali. A partire dalle assemblee delle sezioni sino ad arrivare a quelle di livello provinciale si può cogliere la partecipazione politica alla vita del PLI degli iscritti e dei simpatizzanti liberali. Di estremo interesse risultano essere i tesseramenti e l'analisi del radicamento territoriale, costruito attraverso l'apertura di nuove sedi o con l'adesione al PLI da parte di nuovi eletti nei consigli comunali. La partecipazione agli appuntamenti nazionali, quali congressi o consigli generali, è segnata da contributi locali, documenti e mozioni di sintesi di una linea politica che dalla cellula locale mira ad alimentare il dibattito e la vitalità del partito. Si aggiunge a tutto ciò il contributo dato dalle carte della Sezione cittadina del PLI di Caserta che, anche se limitate a pochi fascicoli contenenti carte degli anni Novanta, restituiscono l'attivismo territoriale dei liberali anche nel capoluogo di provincia.  Si segnala, inoltre l'importanza delle carte di Francesco Compasso che, nella quarta ed ultima serie, descrivono bene le numerose attività che per conto del PLI ha svolto nella sua vita.

 

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
fascc. 137 (condizionati in 9 scatole)

Storia istituzionale/Biografia

La Direzione provinciale di Caserta del Partito liberale italiano "Terra di lavoro" prende il nome dalla regione storica che comprendeva porzioni di tre attuali regioni: Lazio, Molise e Campania. Le carte facenti parte del fondo descrivono lo sviluppo, la crescita e la decrescita dei presidi liberali sul territorio, purtroppo con lacune temporali importanti. La quasi totale assenza di documentazione riferibile agli anni Settanta e Ottanta del Novecento non permette di ricostruire storicamente la presenza del PLI nei territori di competenza della Direzione in modo puntuale, ma dalle carte emergono alcuni dati importanti per la lettura degli esponenti politici e degli eventi elettorali. 

Partendo dai protagonisti delle stagioni politiche che vanno dagli anni Cinquanta agli anni Settanta si devono sicuramente citare almeno tre nomi: Michelangelo Pepe, Franco Compasso e Marco Antonio Fusco. Pepe è stato Segretario provinciale sino all'elezione di Compasso nel 1964 e ha curato il radicamento e disseminazione della politica liberale nei diversi comuni presenti nel territorio provinciale di Caserta; Compasso, come si può leggere più dettagliatamente nell'introduzione alla Serie dedicata alle sue carte, è stato punto di riferimento per il PLI non solo con incarichi di responsabilità nel partito, ma anche per la presenza in diverse istituzioni sino al Parlamento europeo; Fusco, a cui è stata dedicata la sezione del PLI di Caserta e di cui è stato Segretario, fu sindaco della città dal 1952 al 1956 e dal 1956 al 1970 fu presidente della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Caserta. A questi si devono sommare figure di spicco dell'arco parlamentare, in primis Ferruccio De Lorenzo e Francesco De Lorenzo che, nell'esercizio delle loro funzioni, hanno garantito attenzione e presenza politica su questi territori.

Il radicamento territoriale del PLI nella provincia di Caserta si può leggere attraverso alcuni dati che emergono dalle carte. Se si prende ad esempio il comune di Maddaloni che dai censimenti del 1961 e del 1971 si attesta con una popolazione che oscilla tra i 30 ed i 31 mila residenti, dalle stime del tesseramento del PLI del 1968, anno di elezioni politiche, si possono contare 420 iscritti. In tutta la provincia, a chiusura della campagna di tesseramento del 1968 si contano 4272 tessere liberali consegnate a simpatizzanti della provincia con un picco nel comune di Mondragone che pur vedendo una residenza che si aggira tra il 18 e i 19 mila abitanti conta oltre settecento iscritti. Un confronto tra i dati dei tesserati degli anni Sessanta e quelli dei primi anni Novanta è sicuramente improbo e non foriero di statistiche, ma è sicuramente utile citare qualche cifra. Nel novembre del 1992 Caserta, capoluogo di provincia, contasolo 89 tesserati, Aversa 45, Capua 21 sino a Sessa Aurunca che ne conta solo due.

Per quanto riguarda i dati elettorali, anche questi rappresentazione non precisa, ma esemplificativa del lavoro della Direzione provinciale sul territorio, è utile attuare qualche confronto. Nel 1963 su scala nazionale il PLI raccoglieva il 6,97 con 2.144.270 voti, nella provincia di Caserta l'epressione di voto per i liberali è in linea con il dato nazionale attestandosi al 6% con punte di 12 punti percentuali a Caserta, 17,90% a Mondragone  o del 9,69% a Sessa Aurunca. E' chiaro il radicamento e la presenza locale del PLI in diversi comuni della provincia che hanno portato i liberali ad essere il terzo partito in vari di questi. Nelle stesse elezioni, i dati sul collegio senatoriale di Caserta restituiscono un PLI che raccoglie grazie alla candidatura di Marco Antonio Fusco 11 mila voti, di cui  quasi 7 mila solo a Caserta dove il PLI si afferma come secondo solo alla Democrazia cristiana. Questi dati, se letti in confronto con quelli del 1968, sia sulla Camera che sul Senato danno un quadro di impoverimento del consenso liberale. Alla Camera nella provincia di Caserta il PLI prende solo il 3,50, dimezzando il risultato del 1963, andamento che si riflette anche nei comuni più virtuosi precedentemente citati con flessioni più o meno considerevoli (Caserta 7,15%; Mondragone 16,61%; Sessa Aurunca 4,11%). Sul collegio del Senato di Caserta, sempre per il 1968, il dato risulta stabile: Marco Antonio Fusco porta al PLI quasi 12 mila voti con un picco importante nel comune di Caserta dove con il 24,28% i liberali sono ancora la seconda forza. Da questi dati è chiaro che la candidatura di Marco Antonio Fusco è stato l'elemento di valore mosso dal Partito liberale vista la sua sindacatura a Caserta dal 1954 al 1956. 

L'analisi dei dati riferibili agli anni Sessanta è di certo parziale ed eventuale e non esaustiva, soprattutto viste le numerose lacune di documentazione afferente ai seguenti appuntamenti elettorali, ma sicuramente permette di calare in quegli anni una lettura dei personaggi e dei fenomeni politici in atto nella provincia casertana. Le ricerche che il fondo della Direzione provinciale PLI di Caserta può riconsegnare all'analisi dell'attività liberale nel meridione sono di sicuro interesse storiografico e meritano particolare interesse. 

Storia archivistica

Il fondo è stato dichiarato “di interesse storico particolarmente importante” ai sensi dell’art. 10 comma 3 lettera b) e lettera d) del D.lgs 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio, con decreto n. 71 del 20 luglio 2023 della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio.

Strumenti di ricerca

L'inventario è stato realizzato tra luglio e novembre 2024 da Flavio Conia, con la supervisione di Leonardo Musci, nell'ambito di un incarico affidato dalla Fondazione Luigi Einaudi alla società di servizi archivistici Memoria srl. Il lavoro è stato reso possibile da un finanziamento della Direzione generale Archivi del Ministero della cultura alla Fondazione Luigi Einaudi a valere sul capitolo di bilancio 3121 (finanziamenti per gli archivi politici e sindacali, l. 205/2017, art. 1, comma 342) per l’annualità 2024.

Criteri di ordinamento

Il fondo, soggetto ad un primo ordinamento ed una prima descrizione al momento della sua donazione alla Fondazione Luigi Einaudi, è stato oggetto di una completa revisione e riordinamento. I fascicoli sono stati riordinati cronologicamente così come le carte che li compongono. La costruzione delle serie ha visto, da una primaria analisi, la scelta di trattare le ultime due, afferenti alla Sezione di Caserta e alle carte personali di Francesco Compasso come due fondi autonomi, indipendenti dalle carte della Direzione provinciale. Da una più approfondita lettura del fondo si è infine scelto di rendere questi due nuclei due serie parti integranti dell'archivio della Direzione provinciale, in armonia con altri lavori svolti su fondi similari conservati dalla Fondazione.

Struttura

A conclusione del riordinamento il fondo risulta così strutturato:
Serie 1. Direzione provinciale PLI di Caserta. Attività interna
   sottoserie 1. Congressi, Assemblee, Consiglio generale
        1.1 Congressi nazionali
        1.2 Congressi provinciali
        1.3 Assemblea provinciale
        1.4 Consiglio nazionale
   sottoserie 2. Rapporti con le sezioni
   sottoserie 3. Tesseramento e bilancio
Serie 2. Direzione provinciale PLI di Caserta. Attività politica
   sottoserie 1. Circolari e corrispondenza
   sottoserie 2. Elezioni politiche e amministrative
   sottoserie 3. Rapporti con istituzioni, enti e associazioni
   sottoserie 4. Mobilitazioni e attività sul territorio
Serie 3. Partito liberale italiano. Sezione di Caserta "Marco Antonio Fusco"
Serie 4. Francesco Compasso. Carte personali

Ente

Persona