De Lorenzo Francesco

Tipologia Fondo
Data cronica
1983 - 1993
[VUOTO]

Tipologia

Fondo

Contenuto

Il fondo rappresenta un particolare esempio di "archivio di lavoro" prodotto e conservato da personalità politica con ruoli istituzionali di alto livello. L'archivio conta tra la documentazione che lo compone esclusivamente carte prodotte nell'ambito delle sue attività nelle istituzioni della Repubblica, non includendo ruoli diversi, anch'essi importanti, quali ad esempio la presenza nel Consiglio di amministrazione della Cassa per il Mezzogiorno o la lunga esperienza nel Consiglio comunale di Napoli. L'assenza di qualsivoglia documentazione che riguardi impegni diversi da quelli di sottosegretario, ministro o semplice deputato, definisce chiaramente questo fondo come una parziale rappresentazione della produzione e sedimentazione documentale di De Lorenzo. Assenti anche carte che possano dar conto dell'impegno dell'ex ministro all'interno del Partito liberale italiano, che pur ha rappresentato per lungo corso nell'amministrazione locale, in Parlamento e al Governo. Sono inoltre escluse da questa sedimentazione le carte di studio, lavoro e approfondimento legate alla professione medica e all'insegnamento universitario, nonché l'impegno profuso in tante associazioni di volontariato in ambito oncologico.

Lacunosa la documentazione prodotta nel corso del mandato da ministro dell'ambiente: se riscontriamo le carte conservate con i provvedimenti legislativi emanati nel corso del suo operato o le vicende più politiche accadute in quegli anni (si veda ad esempio il referendum sul nucleare), si può evidentemente riscontrare l'assenza di numerose carte non confluite in questo fondo. Inoltre, essendo stato De Lorenzo il primo ministro dell'ambiente in Italia dopo la creazione del dicastero, ci si sarebbe aspettata una cospicua presenza di carte afferenti alla definizione di questa istituzione e alle innovazioni apportate con provvedimenti fondamentali quali la creazione delle prime aree marine protette. Lo stesso può dirsi per la documentazione prodotta nel mandato da deputato, ruolo che lo ha visto impegnato anche come membro della Commissione antimafia, attività di cui non rimane traccia tra le carte che costituiscono il fondo.

A popolare in modo considerevole i fascicoli del Fondo De Lorenzo sono le numerose vertenze in ambito sanitario seguite dal ministro, l'iter dei provvedimenti legislativi, il rapporto con i deputati e senatori sulle questioni sanitarie, il confronto con il mondo del sindacato e dell'associazionismo e le numerose strutture interne al ministero di consulenza e supporto all'attività decisionale quali commissioni, gruppi di lavoro e comitati. Temi etici e questioni aperte negli anni Ottanta e Novanta del Novecento sono ben presenti all'interno del fondo: lotta all'HIV, l'aborto, la bioetica, l'immigrazione. Tutti questi temi vengono letti attraverso le carte di lavoro del ministro ed il sedimentarsi di appunti, bozze di testi di legge. Da una lettura approfondita della documentazione si può evincere anche la posizione liberale su alcuni dei temi etici all'attenzione del lavoro del Ministro, in specialmente su aborto e bioetica. Dal lavoro di inventariazione e de-scrizione del fondo emerge un  De Lorenzo tecnico, medico, professore, ma anche e soprattutto politico, che costruisce con competenza proposte di sintesi e risolute soluzioni. Non è mai assente l'apporto dell'ex ministro alla modifica e all'approfondimento dei temi in trattazione, appunti con grafia puntuta costellano le bozze di proposte di legge, riempiono fogli di lavoro, commentano articoli di stampa allarmisti o critici nei confronti del suo operato. Questi elementi rendono il Fondo Francesco De Lorenzo una lente d'ingrandimento sulle conquiste ottenute dall'Italia nell'ambito del servizio pubblico e nella sanità sul finire del Novecento, rispecchiando un'immagine del suo soggetto produttore, parziale, ma di grande rilievo ed interesse.

Consistenza rilevata

Tipologia
fascicolo/i
Quantità
129
Tipologia
busta/e
Quantità
16

Storia istituzionale/Biografia

Francesco De Lorenzo nasce a Napoli il 5 giugno 1938. Figlio di un illustre esponente liberale, Ferruccio De Lorenzo, si laurea in medicina all'Università Federico II, ateneo nel quale ha ricoperto incarichi di docenza in Chimica biologica dal 1962 al 1969. Dal 1964 al 1966  ha svolto ricerca anche all'estero, presso il Laboratory of Chemical Biology del National Institute of Health a Bethesda, in Maryland, dove divenne ricercatore associato. Lungo tutto il corso degli anni Sessanta si è diviso tra istituti di ricerca in America ed in Israele, per poi partecipare e vincere il concorso per la cattedra di Biologia molecolare bandito dalla Facoltà di Scienze dell'Università degli studi di Camerino nel 1971 e diventare professore ordinario di Chimica biologica presso l'Università Federico II l'anno successivo. Nel 1976 è stato nominato primario di Ematologia del Policlinico universitario della Federico II, incarico che lasciò nel 1990.

Impegnato in politica con ruoli istituzionali sin dal 1975, De Lorenzo iniziò il percorso che lo ha portato alla guida dei dicasteri di Sanità e Ambiente partendo dalla sua città natale, Napoli, dove ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale dal 1975 al 1993. L'impegno da amministratore locale non gli impedì di candidarsi come deputato nelle fila liberali nel 1983 nel collegio di Napoli e di essere eletto nella IX legislatura. Con il I e II Governo di Bettino Craxi fu dapprima sottosegretario alla sanità (dal 9 agosto 1983 al 1 agosto 1986) ed in seguito ministro dell'ambiente (dal 1 agosto 1986 al 17 aprile 1987). Nella X legislatura lo ha visto ricoprire in due governi, VI e VII Andreotti, il ruolo di ministro della sanità (dal 22 luglio 1989 al 28 giugno 1992), posizione che mantenne nell'XI legislatura anche nel I Governo Amato, sino al 21 febbraio 1993. Nell'esperienza parlamentare De Lorenzo è stato più volte membro di diverse commissioni alla Camera dei deputati, da menzionare  la presenza dal 1987 al 1989 nella Commissione di vigilanza sulla RAI e nella Commissione antimafia. 

Il primo ministro dell'ambiente in Italia
Con la legge 8 luglio 1986, n. 349 è stato istituito il Ministero dell'ambiente, consentendo l'accentramento delle competenze statali in materia ambientale ripartite tra numerose amministrazioni. L'apporto del Partito liberale italiano per questo traguardo è indubbio: durante il mandato di Valerio Zanone come ministro dell'ecologia (1985-1986)  passò la legge 349/86 su forte spinta dell'ambiente liberale e sotto l'egida dello stesso Zanone.
A seguito dell'entrata in vigore della legge, De Lorenzo è stato il primo ministro dell'ambiente in Italia, del quale si ricorda l'apporto fondamentale all'istituzione delle riserve marine di Ustica e di Miramare, nonché alla creazione del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri. De Lorenzo ha dovuto dar vita al nuovo ministero, rendendo applicative le istanze presenti nella legge e dando nuove gambe al percorso ambientalista. De Lorenzo ha dato forte impulso alla legislazione in materia ambientale lavorando si sul fronte della strutturazione istituzionale delle competenze e dei ruoli, ma anche aggredendo problemi quali l'inquinamento (si veda l'interesse del Ministero dell'ambiente sulle pratiche di condono o il diniego alla proroga degli impianti di incenerimento senza l'ammodernamento dei sistemi di depurazione).

Da sottosegretario a ministro: l'impegno per la sanità
Sottosegretario alla sanità dal 1983 al 1986 e Ministro della sanità dal 1989 al 1993, De Lorenzo è stato firmatario di leggi fondamentali per la sanità italiana, dalla disciplina delle attività trasfusionale in un momento di forte complessità dato dall'avvento dell'AIDS, all'attenzione su tematiche di forte rilievo quali la bioetica con la costituzione dell'apposito Comitato nazionale nel 1990. Il riordino del Servizio sanitario nazionale è stato sicuramente il più ampio intervento legislativo realizzato dal ministro De Lorenzo e un passaggio decisivo della sua storia politica e istituzionale. Si aggiunge a queste tematiche l'immigrazione da diversissime parti del mondo: per questo De Lorenzo istituì un'apposita commissione di verifica e studio volta ad affrontare i temi correlati alla salute dei migranti dal punto di vista epidemiologico. 

Dimessosi da ministro del 1993 a seguito di numerosi avvisi di garanzia per l'affaire "Farmatangenti", a seguito dell'arresto avvenuto nel maggio 1994 è iniziato un procedimento giudiziario conclusosi il 12 aprile 2012 con la sentenza della Corte di Cassazione che certificò la condanna per danno d’immagine allo Stato per 5 milioni di euro a carico di De Lorenzo e dell’ex dirigente del Servizio farmaceutico Duilio Poggiolini, ma, come sentenziato anche dalla Corte dei conti, è stato escluso il danno erariale.

De Lorenzo è stato inoltre componente di Consigli di amministrazione di diverse istituzioni e membro di diversi organismi di governo tra cui: membro del Cda dell'Università degli Studi di Napoli (1976-1980) e della Cassa per il Mezzogiorno (1979-1983); Presidente Centro studi del Ministero della sanità e componente del Comitato tecnico scientifico della programmazione sanitaria (1979-1983); Presidente dell'Associazione nazionale Lotta all’AIDS-ANLAIDS (1985-1993); componente della Commissione di esperti del Ministero della Sanità per l'esame e la valutazione della documentazione sugli effetti cancerogeni, mutageni e teratogeni, determinati dalla esposizione a sostanze chimiche e fattori fisici (1975-1983).

Nel 1997 ha dato vita all'Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici - AIMaC di cui è tutt'ora presidente e nel 2003 ha fondato la Federazione italiana delle associa-zioni di volontariato in oncologia - FAVO ricoprendo anche qui il ruolo di presidente. Dal 2010 è Rappresentante dei pazienti all'interno del gruppo di esperti della Commis-sione europea per il controllo del cancro dell'European Cancer Patient Coalition.

Francesco De Lorenzo è stato erede dell'attività politica del padre Ferruccio, anch'esso esponente di spicco del PLI (per il quale fu responsabile nazionale delle politiche per la sanità), medico e sottosegretario alla sanità (1972-1973, II Governo Andreotti). Nell'attività parlamentare quanto nei ruoli di governo, ha saputo seguitare battaglie iniziate da Ferruccio De Lorenzo e portate a termine con dedizione e studio sui temi.

Storia archivistica

L'archivio è stato donato da Francesco De Lorenzo alla Fondazione Luigi Einaudi nel 2004.
Con decreto n. 68 del 20 luglio 2023 emanato dalla Soprintendente archivistica e bibliografica del Lazio l'archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante ai sensi dell’art. 10 comma 3 lettera b) e lettera d) del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio.

Strumenti di ricerca

Inventario a cura di Flavio Conia. Il lavoro è stato realizzato tra luglio e novembre 2023 nell'ambito di un incarico affidato dalla Fondazione Luigi Einaudi alla società di servizi archivistici Memoria srl. Il lavoro, svolto utilizzando l'applicativo Archiui, è stato reso possibile da un finanziamento della Direzione generale Archivi del Ministero della cultura alla Fondazione Luigi Einaudi a valere sul capitolo di bilancio 3121 (finanziamenti per gli archivi politici e sindacali, l. 205/2017, art. 1, comma 342).

Modalità di acquisizione

L'archivio è stato donato da Francesco De Lorenzo alla Fondazione Luigi Einaudi nel 2004.

Criteri di descrizione

Il fondo è stato oggetto di una descrizione analitica al livello di fascicolo. Si è alimentato il campo "Note alla data" per segnalare documenti presenti nei fascicoli che non concorrono alla datazione. La datazione delle serie corrisponde all'arco cronologico in cui De Lorenzo ha ricoperto la carica menzionata.

Criteri di ordinamento

L'intervento archivistico è stato preceduto da un'attività di ricognizione dei materiali, individuazione dell'arco cronologico di produzione della documentazione e di eventuali diversi soggetti produttori. La presenza di un elenco di consistenza sommario, con brevi descrizioni ed essenziali elementi di contesto, ha reso più agile il lavoro di descrizione. I fascicoli riportano sulla camicia due numerazioni differenti, apposte sia a seguito dell'attività corrente presso il Ministero della sanità sia in fase di redazione dell'elenco sovra citato. Le carte si presentavano disordinate all'interno dei fascicoli e questi stessi risultavano non ordinati cronologicamente all'interno delle partizioni presenti sull'elenco. A seguito dello studio della sedimentazione dei fascicoli all'interno delle buste si è ritenuto di procedere a riordinare il fondo per poi descriverlo, andando a verificare la congruità tra il titolo apportato sulla camicia e la documentazione in esso conservata.

Struttura

Il fondo si articola in cinque serie:

1) Sottosegretario alla sanità 1983 - 1986 (fascc. 7)
2) Ministro dell'ambiente 1986 - 1987 (fascc. 5)
3) Attività parlamentare 1987 - 1989 (fascc. 9, sfascc. 2)
4) Ministro della sanità 1989 - 1993 (fascc. 107, sfascc. 69)
5) Autobiografia s.d. (fasc. 1)

Le prime quattro serie ricalcano gli incarichi ricoperti da De Lorenzo in ambito parlamentare e di Governo, nella quinta serie si ritrovano scritti autobiografici di Ferruccio De Lorenzo.

Persona

Ente