Reale Oronzo

Tipologia Fondo
Data cronica
1920 - 1988
[VUOTO]

Tipologia

Fondo

Contenuto

La documentazione riflette l'impegno politico, istituzionale, giuridico e giornalistico di Oronzo Reale. Le carte donate alla Fondazione Luigi Einaudi riguardano specificatamente gli incarichi politici ricoperti all'interno del Partito Repubblicano Italiano (PRI) e gli incarichi istituzionali di governo che hanno delineato la carriera di Oronzo Reale.
Il fondo si articola in cinque serie, perlopiù riguardanti le cariche istituzionali e gli impegni dirigenziali di Reale all'interno del Partito d'azione e del Partito Repubblicano Italiano. La documentazione manoscritta e dattiloscritta, comprendendo le relazioni, le note, gli appunti e la vasta corrispondenza intercorsa durante l'attività politica svolta all'interno del PRI e nelle istituzioni, rappresenta la parte centrale e fondante del fondo. 
La prima serie è dedicata al materiale archivistico prodotto da Reale nel suo percorso di formazione, inquadrando bene la sua crescita politica e culturale, sia grazie a carte testimonianza del primissimo impegno nel Pda, sia per la presenza di scritti giovanili. 
Di particolare rilievo le carte del Pda e del PRI, che vanno a costituire la seconda, la terza e la quarta serie, in special modo, le numerose carte prodotte nel corso della sua lunga carriera politica che lo ha visto ricoprire ruoli di primaria responsabilità nelle istituzioni quanto nel partito. La militanza e l'attivismo per il Pda sono evidenti dalla documentazione conservata: dalle carte di struttura del partito, prodotte in occasione di riunioni e convocazione degli organismi interni, alla corrispondenza tra Reale e altri protagonisti del mondo azionista. Lo stesso si può dire per le carte repubblicane, che offrono una visione a tutto tondo dell'impegno di Reale per il partito nel quale ha guidato e animato per anni.
Per quanto riguarda la corrispondenza presente nel fondo, questa è stata suddivisa sulla base del ruolo ricoperto da Reale nel momento della ricezione della stessa e quindi delle motivazioni che hanno portato al contatto tra i corrispondenti. Si ritrovano nelle serie sia corrispondenza in qualità di deputato o ministro, sia corrispondenza in qualità di Segretario del PRI. La corrispondenza in entrata presente nella III serie è ulteriormente suddivisa in diversi fascicoli a seconda dell’incarico ricoperto da Reale in numerosi governi. Ministro di grazia e giustizia e ministro delle finanze, Reale è stato parte di una stagione politica  che lo ha visto presente dal I al IV Governo Moro, nel I e nel III Governo Rumor e nel I Governo Colombo. Si aggiungono a queste anche lettere inviate a Reale in quanto deputato della Repubblica, nelle legislature che non lo hanno visto ricoprire ruoli governativi. Tale organizzazione interna alla corrispondenza è stata possibile sia per la divisione temporale che si frappone tra gli incarichi che Reale ha ricoperto nella sua vita (ben distinta l'attività di segretario politico del PRI da quella di ministro), sia per la tipologia di corrispondenza che si ritrova nel fondo, di tipo istituzionale, ma anche più colloquiale tra membri dello stesso partito e degli stessi organismi politici nazionali.
La documentazione prodotta nel corso della sua attività da deputato e da ministro della Repubblica spazia da disegni di legge presentati e studiati, la suddetta corrispondenza interna ed esterna ai ministeri da lui guidati e carte prodotte nel corso di attività di studio e approfondimento di tematiche di interesse nazionale e locale poste all'attenzione di Reale. Il fondo ben documenta il ruolo avuto da Reale nella regione Marche, suo collegio elettivo, di cui seguì con attenzione diverse problematiche, divenendo punto di riferimento sia per le amministrazioni locali, sia per il PRI e le sue sezioni e federazioni. 
Sia la serie III che la serie IV hanno delle sottoserie tipologiche, composte da materiale a stampa, quotidiani e fotografie. Ritagli di giornali, periodici, quotidiani, presenti nel fondo sono stati suddivisi in base alla natura della notizia raccontata e le motivazioni che hanno portato Reale a conservare tale documentazione, che va ad essere strumento di cronaca e racconto di momenti cruciali della vita interna al PRI, ma anche dell'attività legislativa e dell'impegno istituzionale. Le fotografie, ricondotte anch'esse ad un'organizzazione interna al fondo che segue l'attività politica di Reale, sono strumento di particolare importanza per la ricerca e l'approfondimento sulla sua figura. 
Si aggiunge a quelle già descritte la serie V, "Miscellanea", che tiene insieme documentazione familiare, carte strettamente personali quali ad esempio la corrispondenza da avvocato, certificati e fotografie. 
 

Consistenza rilevata

Consistenza (testo libero)
222 fascicoli condizionati in 15 scatole

Storia istituzionale/Biografia

Oronzo Reale nasce a Lecce il 24 ottobre 1902. La passione politica, condivisa con i fratelli Attilio ed Egidio, lo portò già da giovanissimo ad attivarsi nel campo repubblicano. Trasferitosi a Roma per gli studi universitari e conseguita la laurea in Giurisprudenza, l'attivismo divenne impegno vero e proprio, portandolo nel 1921 a ricoprire la carica di segretario della Federazione giovanile repubblicana. Per esprimere le proprie posizioni Reale utilizzava sì la politica, ma anche la passione per la scrittura ed il giornalismo: fu nelle colonne de «Il Goliardo», quindicinale da lui fondato, che trovò spazio la battaglia contro il diffondersi sempre più pressante del pensiero fascista nell'Università La Sapienza di Roma. Si aggiunge a questa prima fatica giornalistica anche la direzione de «L'Alba Repubblicana», altra significativa esperienza giovanile.

La passione per la politica e la sua militanza si interruppero durante la dittatura fascista, periodo nel quale portò avanti la professione di avvocato. Tra i fondatori del Partito d'azione, Reale sposò l'idea di dar vita ad una forza politica che tenesse insieme forze democratiche e valori della resistenza, che nascesse dalle esperienze consegnate alla storia dal Ventennio. Entrò a far parte del Comitato esecutivo ed in seguito della Segreteria collegiale del Partito d'azione, sostenendo con forza una linea di unità e di federazione con il mondo repubblicano. I propositi che si era dato nel tentativo di rappresentare un elemento di congiunzione tra i repubblicani e gli azionisti fallirono e davanti alla virata del PdA verso l'area socialista Reale tornò a militare nel Partito repubblicano italiano. Dopo aver ricoperto diversi ruoli di responsabilità venne eletto segretario nazionale nel 1949, carica che mantenne fino al 1963. Nel 1958 venne eletto alla Camera dei deputati nel collegio di Ancona. Nel corso del mandato fu componente della Giunta per l'esame delle domande di autorizzazione a procedere in giudizio, della I Commissione Affari costituzionali e componente delle Commissioni speciali riguardanti la cinematografia e l'istituzione dell'ente per l'energia elettrica. Fu primo firmatario della proposta di legge per l'istituzione dei Consigli regionali, precedendo di molto la legge 108. Eletto nuovamente nel 1963 e dimessosi dalla carica di segretario, Reale fu ministro di grazia e giustizia nei tre governi guidati da Aldo Moro (Moro I 5 dicembre 1963 - 26 giugno 1964; Moro II 23 luglio 1964 - 21 gennaio 1966; Moro III 24 febbraio 1966 - 5 giugno 1968). Da tale posizione si attivò per la riforma del codice di procedura penale e per la presentazione del disegno di legge n. 3705, Modificazioni delle norme del codice civile concernenti il diritto di famiglia e le successioni, entrambe simbolo di un'attività legislativa innovatrice preludio sia all'abrogazione del delitto d'onore, sia alla riforma del diritto di famiglia (entrata in vigore con la legge 19 maggio 1975 n. 151). Nel I Governo Rumor (13 dicembre 1968 - 6 agosto 1969) fu ministro delle finanze, per poi tornare a ricoprire la carica di ministro di grazia e giustizia nel Governo Rumor III e nel Governo Colombo (1970 - 1971). Dall’11 luglio 1972 al 23 novembre 1974 guidò la Commissione Giustizia della Camera impegnandosi nuovamente sul tema del diritto di famiglia. Ministro della giustizia nuovamente nel Governo Moro IV (23 novembre 1974 - 2 febbraio 1976), nel corso di questo mandato il Parlamento ha votato la legge, proposta da Reale, riguardante l'abbassamento della maggiore età dai 21 ai 18 anni. Tra i provvedimenti a sua firma va citata la legge cosiddetta "legge Reale" in materia di ordine pubblico (legge 22 maggio 1975, n. 152), che fu soggetta ad un referendum abrogativo nel 1978 sostenuto dal Partito radicale, conclusosi con esito negativo.

Eletto giudice costituzionale nel 1977, portò avanti il mandato sino al 1986, morendo solo due anni dopo a Roma.

Strumenti di ricerca

Inventario di Flavio Conia e Leonardo Musci (2021). Il lavoro è stato realizzato nell'ambito di un incarico affidato dalla Fondazione Luigi Einaudi alla società di servizi archivistici Memoria srl.

Criteri di ordinamento

Le carte furono molto probabilmente riordinate da Oronzo Reale, ma su di esse sono stati operati ulteriori interventi, portando ad un rimaneggiamento delle stesse lesivo del vincolo archivistico tra le carte. All'interno delle quattro serie in cui si ripartisce il fondo la documentazione è organizzata in ordine cronologico, seguendo la carriera e gli impegni politico - amministrativi di Reale. L'analisi del fondo ha portato a constatare la presenza di un esiguo numero di fascicoli originali dei quali è stato riportato fedelmente il titolo. Il primo ordinamento del fondo, realizzato da Rita Damiotti nel 2012, ha rappresentato il punto di partenza per una revisione complessiva sia della struttura che della fascicolazione precedentemente stabilita, seguendo la produzione delle carte dalle prime esperienze politiche sino al concludersi delle sue attività ed incarichi istituzionali.

Struttura

Il fondo si articola in cinque serie:
1. Formazione culturale e politica, 1920-1931, fascc. 7
2. Partito d'azione, 1943-1949, fascc. 11
3. Partito repubblicano italiano, 1947-1988, fascc. 60    
   3.1 Giornali, periodici, materiale a stampa, fascc. 10    
   3.2 Fotografie, fascc. 20
4. Attività istituzionale, 1958-1988, fascc. 133    
   4.1 Fotografie, fascc. 77
5. Miscellanea, 1922-1983, fascc. 11

Consultabilità

La documentazione è liberamente consultabile secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

Note

Dal lavoro di revisione dell'inventario redatto nel 2012 si conferma l'assenza nel fondo del fascicolo Campagna elettorale - 1968 contenente (come emerso da inventariazioni precedenti) n. 4 dischi 45 giri dal titolo: "Un telegiornale che vorremmo sentire", "Cinque domande a Ugo La Malfa", "Microcomizio", "Vigilia elettorale".

Persona

Ente